Brainstorming
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Metodologie: Brainstorming
Brainstorming
Tempesta nel cervello” Consente
“Brainstorming” è un termine
anglosassone, che alcuni traducono con “tempesta di cervelli” come derivazione
dalla parola storming dal sostantivo storm (tempesta), mentre in realtà, come
il suo stesso ideatore Alex Osborn sostiene in un suo libro, è da riferirsi al
verbo to storm
(combattere, attaccare).
Il brainstorming quindi è un
“assalto mentale”, che si verifica quando le idee sono “tirate fuori” in
libertà costruendo, poco alla volta, un flusso di conoscenza.
La tecnica non ha origine in ambito scolastico, bensì nasce negli anni ’40 del Novecento da una brillante idea di Osborn, dirigente nel settore pubblicitario, che descrive il brainstorming con queste parole: “una tecnica di conferenza con la quale un gruppo cerca di trovare una soluzione per un problema specifico, accumulando tutte le idee spontaneamente sorte dai suoi membri”.
vLe regole per la buona conduzione di un brainstorming sono:
v-nessuna critica alle idee degli altri;
v-tutte le idee sono ben accolte;
v-prima si punta sulla quantità;
v-poi il lavoro di perfezionamento.
Con questo metodo si riducono le naturali inibizioni dei partecipanti, stimolando il pensiero divergente, in quanto spesso idee “apparentemente infruttuose” ne innescano di utili, generando un circuito altamente virtuoso.
La trasposizione di questo metodo in un contesto scolastico è altamente proficua, poiché il brainstorming si caratterizza come un’attività collaborativa e inclusiva, in quanto tutti gli allievi vengono chiamati a prendere parte, abituandoli inizialmente ad eseguire semplici attività di conoscenza ed ascolto reciproco, creando e costruendo in questo modo relazioni (docente-studente/ studente-studente) e favorendo il clima di base adatto per il brainstorming.
La tecnica non ha origine in ambito scolastico, bensì nasce negli anni ’40 del Novecento da una brillante idea di Osborn, dirigente nel settore pubblicitario, che descrive il brainstorming con queste parole: “una tecnica di conferenza con la quale un gruppo cerca di trovare una soluzione per un problema specifico, accumulando tutte le idee spontaneamente sorte dai suoi membri”.
vLe regole per la buona conduzione di un brainstorming sono:
v-nessuna critica alle idee degli altri;
v-tutte le idee sono ben accolte;
v-prima si punta sulla quantità;
v-poi il lavoro di perfezionamento.
Con questo metodo si riducono le naturali inibizioni dei partecipanti, stimolando il pensiero divergente, in quanto spesso idee “apparentemente infruttuose” ne innescano di utili, generando un circuito altamente virtuoso.
La trasposizione di questo metodo in un contesto scolastico è altamente proficua, poiché il brainstorming si caratterizza come un’attività collaborativa e inclusiva, in quanto tutti gli allievi vengono chiamati a prendere parte, abituandoli inizialmente ad eseguire semplici attività di conoscenza ed ascolto reciproco, creando e costruendo in questo modo relazioni (docente-studente/ studente-studente) e favorendo il clima di base adatto per il brainstorming.
R15k-system: come e’ strutturata la Protezione Civile?
Chi fa cosa? Giocare per conoscere la classificazione delle emergenze, il sistema gerarchico della protezione civile, le figure istituzionali coinvolte e gli enti preposti.
Contenuto della scatola
Tabellone in Forex 0,5mm 100x70 cm
Pedine a corredo
Chi fa cosa? Giocare per conoscere la classificazione delle emergenze, il sistema gerarchico della protezione civile, le figure istituzionali coinvolte e gli enti preposti.
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Disponibilità limitata
115,00 €
(IVA incl.)
R15k-events: cosa fa la protezione civile e cosa possono fare i cittadini?
Gioco con mappa di un territorio, che presenta rischi naturali ed antropici, in cui posizionare le
tessere delle attività svolte dalla protezione civile e dei corretti comportamenti dei cittadini, al verificarsi dell’evento.
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Gioco con mappa di un territorio, che presenta rischi naturali ed antropici, in cui posizionare le
tessere delle attività svolte dalla protezione civile e dei corretti comportamenti dei cittadini, al verificarsi dell’evento.
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Disponibilità limitata
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Laboratorio didattico per imparare a comporre il triangolo del rischio, con le sue varie componenti descrittive, sulla cartografia di un piano d’emergenza che riporta i rischi presenti sul territorio.
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